Prima esaurire le graduatorie, poi pensare a nuovi corsi di abilitazione
Elisa Ferrari – Egregi Ministri, sono docente di francese e spagnolo, precaria, ovviamente. Vi scrivo perchè vorrei poter pensare che questa mia "lettera aperta" Vi aiuti nel Vostro lavoro di riassestamento anche della scuola italiana e Vi permetta di avere maggiormente il "polso della situazione". Si pensa generalmente che la scuola italiana sia popolata di docenti per lo pù di mezza età , di ruolo, che hanno intrapreso questa professione per poter stare più facilmente dietro ai figli oppure per poter avere uno stipendio fisso e parallelamente svolgere una professione.
EBBENE NON E’ PROPRIO COSI’.
Oltre a docenti di ruolo di mezza età , ma, per la maggior parte, motivati e che nella scuola ci credono ancora, ci siamo noi, I PRECARI, ormai non più giovanissimi ed altrettanto preparati.
Io ho 35 anni, sono laureata in lingue e letterature straniere in Italia ed in "lettres modernes" in Francia grazie ad una convenzione tra due università.Dopo le lauree, essendo da sempre motivata verso l’insegnamento che definisco a tutt’oggi "il lavoro più bello del mondo", sono entrata subito alla SSIS (SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ALL’INSEGNAMENTO SECONDARIO) con un concorso a numero chiuso prima di francese e l’anno dopo di spagnolo, benchè ci fossero rispettivamente sei e sette posti IN TUTTA LA REGIONE. Mi sono specializzata quindi prima in francese e poi in spagnolo, tre anni in tutto di teoria affiancata al tirocinio a scuola, un’esperienza che mi ha dato tanto: una professione (benchè non riconosciuta come tale, ma bistrattata). SOLO DOPO essermi abilitata con concorso di uscita dalla SSIS, ho iniziato e mai smesso di lavorare sia in scuole paritarie sia statali con grande successo in quanto pare io sia molto brava perchè unisco capacità linguistiche con competenze didattiche, di relazione e di gestione della classe. Sono brava!
E’ il mio lavoro! Lo faccio con passione, dedizione e senso dello stato, uno stato che difendo sempre a spada tratta.
Lo stato però a me non mi ama. Lavoro per lui da quasi dieci anni SEMPRE con contratti a termine; senza continuità lavorativa, quindi, benchè io, durante le convocazioni del provveditorato, abbia spesso scelto di tornare a lavorare nella stessa scuola dell’anno precedente, quando possibile, ossia quando la "supplenza" in quella scuola fosse ancora disponibile. Mi è ad esempio capitato di riuscire a scegliere e quindi a lavorare due anni in una scuola dove ero stata apprezzata da colleghi, genitori, alunni e dirigente scolastico e dove avevo messo in piedi diversi progetti finalizzati a permettere agli alunni di avere un contatto diretto con loro coetanei francesi.
Ebbene, in piena progettazione, nel passaggio tra un anno all’altro, mi è stato comunicato che una docente di ruolo aveva chiesto il trasferimento a quella scuola. Io quindi non ci avrei potuto più lavorare…ed i progetti da me
iniziati, a quanto ho saputo in seguito, non sono stati poi continuati…
CHE COSA VI COGLIO CHIEDERE, QUINDI?
VI VOGLIO CHIEDERE DI NON FARE CONCORSI O ALTRO PER IL RUOLO. NON SAREBBE GIUSTO FARE UN "RIMPASTO" DI PERSONE CHE COME ME LAVORANO PER LO STATO A TEMPO DETERMINATO DA ANNI. E’ INVECE ORA CHE QUALCUNO PRENDA LA RESPONSABILITA’ ED IL CORAGGIO DI STABILIZZARCI O ALMENO DI RISPETTARE LE REGOLE CHE CI HANNO VISTI PROTAGONISTI, OSSIA CHE SI ENTRI IN RUOLO PER ESAURIMENTO DELLE GRADUATORIE.
BASTA ESAMI! BASTA! PERSONALMENTE, MI SEMBRA DI AVERNE NE HO GIA’ FATTI ABBASTANZA, NON CREDETE? ORA E’ TEMPO DI FARCI LAVORARE, SERIAMENTE, PER
LO STATO.
Se volete rispetto, dovete anche darne a chi fa parte, ome voi, della stessa macchina ed è pagato dagli stessi cittadini. Anche questo fa parte del senso dello stato, non credete?
A MIO AVVISO, BISOGNEREBBE FARE UNA SORTA DI "CONTO DELLA SERVA": INVECE DI INDIRE NUOVI CONCORSI O TFA O ALTRO, BISOGNEREBBE METTERE A RUOLO TUTTI I
POSTI VACANTI. DOPO AVER FATTO CIO’ SI POTREBBE CAPIRE QUANTI PRECARI ISCRITTI IN GRADUATORIA AD ESAURIMENTO RIMANGONO ANCORA SENZA RUOLO ED ANCHE QUANTE CATTEDRE E SPEZZONI RIMANGONO. SOLO SE NON RIMANESSERO RISORSE UMANE ABILITATE, MA RIMANESSERO INVECE DEGLI SPEZZONI ORARI, AVREBBE SENSO ABILITARE ALTRE PERSONE.
Vi voglio infine dire che non è giusto che per entrare di ruolo il solo passo consigliato sia l’abilitazione al sostegno. I portatori di handicap non devono avere accanto a sè persone che fanno quel lavoro per il ruolo, ma persone
che lo fanno perchè vi sono portate, che ne hanno le competenze e che lo fanno per aiutarli VERAMENTE. E non è neanche giusto che chi lavora di due materie, come è successo a me che ho lavorato per anni sia di spagnolo sia di francese, non possa maturare punteggio in entrambe le graduatorie. Come non è giusto che chi va a lavorare in montagna o in carcere non si veda riconosciuto almeno un bonus.
E mi fermo qui perchè l’elenco delle "cose non giuste" sarebbe assai lungo…
Rimanendo a Vostra disposizione e scusandomi per essermi permessa di scriverVi, porgo cordiali saluti ed auguri