Non confondiamoci però tra discorsi diversi ...
La storia del concorso per non abilitati (e anche solo diplomati) è un pugno sui denti per tutti noi che abbiamo fatti montagne di sacrifici.
Quella della specializzazione è un'altra storia.
Io capisco perfettamente la posizione di chi rischia di trovarsi senza incarico. E la rispetto profondamente.
Quindi se si fa un discorso sulla correttezza verso i colleghi lo condivido. E, ovviamnete, soprattutto se si fa un discorso di correttezza verso gli alunni disabili, che hanno diritto ad un insegnante specializzato ...
Però, se invece parliamo in termini professionali, un insegnante di sostegno è anche un insegnante curricolare e secondo me, ha anche bisogno di fare esperienza su posto comune, sia per completare ed arricchire le proprie competenze (gestione della classe, delle discipline ecc.) sia per poter fare una scelta serena e consapevole una volta in ruolo. E come può scegliere con certezza chi non ha potuto fare entrambe le espierienze?
Io fino ad oggi non ho mai rinunciato alla nomina su sostegno, però, man mano che passano gli anni, avverto sempre più il bisogno di lavorare uno-due anni anche su posto comune. Ripeto, anche per capire ... Questo non vuol dire che voglio passare su posto comune, anzi, non credo, proprio ...
Come ho detto sopra, sono discorsi profondamente diversi tra loro. Purtroppo nella realtà si sovrappongono, perchè, se io faccio una scelta per la mia crescita professionale, ricade sugli altri, cui verrà tolta una possibilità ... Non è facile ...