E allora, eccoci quà. Tanti anni sono passati, eravamo giovani insegnanti e in parecchi casi non lo siamo più.
Il governo, evidentemente, vuole dare più chance ai giovani perchè saranno gli unici disposti a partire (giustamente) perchè una vita possono farsela ovunque. Renzi vuole "rottamare" la scuola, vuole rottamare tutto e infatti sta rottamando il paese che, se continua così, sarà ridotto ad un cumulo di macerie. Ma per chi, giovane è stato e la sua giventù l'ha dedicata alla scuola, cosa rimane? E' vero una vita ce la siamo fatta ed è proprio questa "vita", la famiglia, i figli gli impegni ormai acquisiti che non ci permetteranno di accettare la "buona scuola" che come la "Dolce Euchessina" non è altro che una purga, una epurazione degna delle migliori dittature. La nostra vita, fondata sul precariato e con l'illusione che un giorno sarabbe arrivato l'agoniata cattedra, è oramai diventata una vita precaria. Accettare la deportazione e vivere senza affetti e e senza soldi (che se ne andranno tutti per vivere lontano da casa) in attesa di un trasferimento che arriverà a pensione (se ci sarà) inoltrata? Oramai le attese, ce l'ha insegnato proprio questo governo, sono solo illusioni.
E allora, eccoci quà. Finalmente il precariato è finito, i precari non ci saranno più ma non perchè sono giunti alla fine del percorso ma perchè cancellati da chi non solo non li considera insegnanti e lavoratori della scuola ma nenache cittadini che hanno espresso il loro voto e pagano, con molto sacrifio, le tasse.
E allora, eccoci quà. Che se non cambia qualcosa io la condanna a morte non me la firmo da sola e preferisco affrontare un futuro incerto che una morte certa travestita da "opportunità". Boicottiamo questa farsa. Non facciamo le domande tanto... Non ci resta che piangere!